Diventa Socio

Perché diventare socio Avis

È importante non limitarsi a una donazione occasionale: diventare donatore periodico e socio Avis porta vantaggi per tutti.

Per il sistema sanitario, perché poter contare su flussi di raccolta stabili consente di disporre di un adeguato numero di donatori per tutto l’anno, comprese festività e vacanze, periodi nei quali il bisogno di emocomponenti rimane stabile. Ma soprattutto perché contare su un nucleo stabile di donatori, che sono quindi ben controllati da un punto di vista medico, garantisce una maggiore sicurezza.

E poi per il donatore, perché la donazione periodica rende possibile un controllo costante dello stato di salute, grazie alle visite mediche e agli esami di laboratorio eseguiti ad ogni prelievo. In più si hanno l’orgoglio e la gratificazione di contribuire a un’opera dall’altissimo valore sociale, morale e sanitario.

Per diventare socio è sufficiente recarsi nella sede Avis più vicina, oppure contattarci tramite il form presente sulla destra, dichiarando la propria disponibilità.

Chi può donare

  • Stato di salute: buono
  • Stile di vita: nessun comportamento a rischio
  • Età: tra 18 e 60 anni per la prima donazione di sangue intero; massimo 65 anni per proseguire l’attività di donazione periodica (eventuali deroghe sono possibili a giudizio del medico)
  • Peso: superiore a 50 kg
  • Pulsazioni: tra 50 e 100 battiti/min (è ammesso un valore inferiore per chi pratica attività sportive)
  • Pressione arteriosa: tra 110 e 180 mm di mercurio (sistolica o massima); tra 60 e 100 mm di mercurio (diastolica o minima)

Le donne non possono donare sangue durante la gravidanza e per i primi 10 giorni dall’inizio del ciclo mestruale.

Autoesclusione

È tenuto ad autoescludersi dalla donazione chiunque abbia nella propria storia personale:

  • Assunzione di droghe
  • Alcolismo
  • Rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive (es. occasionali, promiscui)
  • Epatite o ittero
  • Malattie veneree
  • Positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
  • Positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
  • Positività per il test dell’epatite B (HBsAg)
  • Positività per il test dell’epatite C (anti-HCV)
  • Rapporti sessuali con persone nelle condizioni sopra riportate